Ci meritiamo una seconda possibilità, ma nel frattempo, aspettiamo la prima
di Andrea Devis
Se ogni volta è come se fosse la prima volta, la seconda volta non esiste affatto. Esiste la uno bis, semmai. Considerando che ogni esperienza è a sé stante, la seconda volta mi viene da pensare che non esista sul serio. Esistono consapevolezza e relativismo etico, prezioso connubio di saggezza e omertà che deriva dalla nostra capacità di leggere il passato.
Quello che separa le relazioni, è uno spostamento faticoso, fisico e mentale, appesantito dal fardello delle esperienze che ci portiamo dietro. Non è raro vedere persone cadere nell’errore di rimpolpare il fardello con inutili e accessorie sperimentazioni di percorso, raggiungendo però come unico risultato un’inopportuna, ulteriore, lentezza.
La cosa più lacerante -per me- è l’attesa. Già sono attendista di mio, il restare quindi passivamente ad aspettare una nuova era diventa deleterio. Quando poi la fine di un’attesa non dipende da noi stessi ma da una serie di elementi al di fuori della propria giurisdizione… tutto si fa più complicato. Eppure è così che funziona! Le cose non si trasformano dall’oggi al domani, quasi mai. Le persone poi -si sa- non cambiano mai, nemmeno quando lo vogliono, figuriamoci se è qualcun altro ad avanzare la richiesta. Per non parlare di chi ha un passato talmente importante che lasciarselo alle spalle risulta impossibile. Hai praticamente il passato davanti a te; un passato prossimo insomma, che probabilmente andrebbe considerato come passato remoto, ma talmente remoto, che alla fine farà il giro dall’altra parte e diventerà futuro anteriore.
le persone cambiano fortunatamente, è solo che quasi sempre non lo vogliono davvero, o si stancano quasi subito del lavoro arduo e complesso che si deve fare per arrivare al cambiamento …
e se è vero che il passato puó essere un fardello molto faticoso , lasciatelo dire alla duchessa del Devonshire che ne ha passate di tutti i colori ….ha il grande vantaggio che quando diventa futuro anteriore bhè lo conosci gia e quindi lo affronti molto ma molto meglio …insomma quando soffri per amore
, questo è solo un esempio ovviamente , la prima volta avrai l anima ed il cuore massacrati , ma poi potrai reimmergerti in un nuovo amore con una forza ancora maggiore , non solo perchè il passato è …appunto passato , ma anche e forse soprattutto perchè sai che il tuo passato ti ha lasciato in eredità la capacità di esser più forte nell’affrontare le difficoltà che dovessero insorgere nel rapporto con il partner …poi ci sono gli imbecilli che non imparano mai …ma questo è un altro discorso G the Duchess
Speriamo che io non sia uno di loro!
Concordo con quello che scrivi, cara G.
Grazie.
Non so, anch’io a volte penso che le persone non cambino mai, ma altre volte penso di sbagliarmi clamorosamente. Io per esempio credo di essere molto cambiata rispetto a qualche anno fa. Ma dipende da così tante cose, molte delle quali al di fuori del proprio controllo, che trovare una regola comune è difficile (e poi, perché cercarla, una regola comune? Tendiamo a categorizzare tutto per spiegarci la realtà, ma così facendo combattiamo contro i mulini a vento. Va bene, è un istinto naturale insopprimibile, lo so, e sto andando fuori tema, lo so.)
Poi mi viene da pensare che più si va avanti, più si lascia passare tempo su quel che siamo, più è difficile cambiare. Movimento chiama movimento, immobilità chiama immobilità. Ci sono cose che non cambieremo mai, a meno di non stravolgere la nostra vita e noi stessi. Quelle cose lì sono parte di noi e basta. La mia impressione è che non sappiamo quali siano finché non proviamo sul serio a cambiarle.
Tu sei probabilmente cresciuta, non cambiata 🙂
La cosa è diversa!
Ecco, m’ha smontato tutta l’argomentazione.
La smettiamo con questa storia che sarei una pischella, come si dice a Roma? 😀
Comunque non parlavo solo di me.
ma crescere VUOL DIRE CAMBIARE…se a crescere diamo il significato di migliorare …e poi scusate ma qualcuno mi vuol spiegare perchè cambiare deve voler dire essere un altro ? io sono sempre io ma sono molto cambiato e so bene quanta fatica mi sia costato farlo …mettiamoci d accordo sui termini e secondo me siam tutti d accordo…
Una volta ho sentito dire che cambiare significa diventare più simili all’idea che si ha di se stessi.
Ecco, io intendo questo! Crescere può significare la stessa cosa, se hai la consapevolezza della trasformazione che stai subendo.
Tutto qui!
certo son d accordo se cambi senza esserne consapevole non sei davvero cambiato …la consapevolezza è alla base di tutte le nostre azioni , anche le peggiori , altrimenti o sei pazzo o sei amorale …
Crescere vuol dire cambiare, ma cambiare vuol dire crescere? Non si smette mai di crescere? Può darsi.
dove lo avrò letto? non lo ricordo, ma mi viene in mente ora…” prima ci creiamo le nostre abitudini e poi le nostre abitudini ci creano” … ma ci si può disabituare … a tutto … per fortuna
Sì, a tutto, ma a fatica… a volte l’abitudine è più forte del desiderio – che tra l’altro è anche il titolo di un mio passato post. Mi pare.
Quello che a volte mi spaventa è proprio l’appesantimento emotivo di prima volta in prima volta. Che poi non è detto che sempre di appesantimento si tratti, potrebbe esserci anche un alleggerimento, ma al momento…