Inspira, espira, ispira e aspira

Inspira sempre una buona quantità di aria di qualità e cerca di assorbire tutto quello che di buono hanno da offrire le persone accanto a te. Circondati di uomini, donne e animali capaci di sorridere di fronte alla vita, soprattutto quando le cose vanno spietatamente male e di migliorare proprio non ne vogliono sapere. Abbraccia quelli che ti piacciono, annusa loro il collo e strusciatici come fanno i gatti, cercando di inspirarne l’odore e immaginando di poter assorbire con esso un poco di quello che ti piace di loro (e che te li fa chiamare “amici”).

Espira buttando fuori tutte le tossine. Butta fuori le parole delle persone inconsapevoli delle loro fortune, e sempre pronte a ricordarti con fare beffardo che la vita è unicamente sofferenza e sopportazione. Elimina, espirando profondamente, i bacilli dei portatori sani di sfiga, perché loro -poveretti- sono ineducati alla felicità e incapaci di cambiare prospettiva.

Ispira chi ti sta vicino con il sorriso, trasmetti la tua voglia di vivere anche se non ne hai (poi ti sentirai meglio anche tu). Sii fonte di ispirazione d’amore per gli altri, semplicemente restando quello che sei. Accantona ciò che dicono i telegiornali mentre ceni (e che quindi finisce inevitabilmente nel tuo stomaco a forchettate) e pensa -estremizzando- alle cose che ti rendono orgoglioso di te. Se non trovi nulla che ti renda orgoglioso di te stesso, pensa a quello che vorresti essere e inizia a pensare di esserlo (poi a lungo andare, perseverando, potresti anche diventarlo).

Aspira sempre al massimo, per te e per le persone cui vuoi bene (anche se talvolta potrebbe voler dire soffrire o farsi da parte). Aspira a essere meglio di ieri, ma senza pensare al domani.