andreadevis

singer / songwriter / vocalcoach

Tag: fisicità

Unioni (in)civili

Unioni civili. Sì.

Ma la verità è che alla maggior parte dei gay non interessa sposarsi, quanto più l’idea di poterlo fare. Siamo circondati da persone incapaci di gestire il profilarsi di una relazione, figuriamoci se credo alla cazzata che qualcuno voglia prendersi la responsabilità del doversi impegnare in un matrimonio (o succedaneo).

Tutto sommato, questo non è altro che il mio specchio; Riflette una realtà deforme, dai contorni sfocati e dagli indefinibili capitoli di sottotesto che non ho nemmeno più voglia di scrivere. Perché si sa: ci si innamora delle perversioni (fisiche o mentali, non c’è confine) ma si è sempre pronti a prenderne le distanze nel momento in cui iniziano a invadere quella rassicurante placenta che chiamiamo quotidianità.

Ti fanno sentire una puttana, e inavvertitamente diventi la loro trasgressione. Con cui stare bene, con cui essere se stessi. Oltre le domande, tra le lenzuola, in mezzo agli impegni, oltre le richieste. Ci si può innamorare senza avere il peso di doverlo dire. Innamorarsi di una puttana, imparare a stare bene, correre a sposare una santa.

Quindi sorrido, nella speranza, un giorno, di poter anche io “incastrare” uno di quei brillanti e fighissimi quarantenni nei quali inciampo scorrendo la lista delle ultime chat di WhatsApp. Paladini di diritti di cui non usufruiranno mai.

È caccia aperta.

Le dieci regole per inseguire (e raggiungere con successo) l’infelicità sentimentale

1. Piangiti addosso e fallo notare sempre anche agli altri, pure pubblicamente: attraverso i social network o, perché no, tramite un seguìto blog.

2. Cerca di frequentare sempre persone problematiche. La loro complessità ti farà soffrire, e quando si sta male, ci si sente incredibilmente vivi, come fermenti lattici in preda a una crisi epilettica.

3. Convinciti di essere fisicamente sempre al massimo ma rimproverati per non esserlo mai abbastanza.

4. Opta per cercare negli altri sempre le stesse caratteristiche: crederai così di conoscere la situazione e di avere tutto sotto controllo. Finirai irrimediabilmente per restare sorpreso, ritrovandoti per l’ennesima volta impreparato sulle mosse da compiere.

5. Usa il sesso come moneta di scambio per i sentimenti. Anche se il conio potrebbe cambiare nel corso della relazione, insisti: da qualche parte si arriva sempre.

6. Boicotta subdolamente le relazioni dove l’altra metà ha riguardi troppo pieni di considerazione nei confronti della coppia.

7. Non fare variazioni sul percorso, non cambiare mai strada e non sperimentare percorsi alternativi. Gli imprevisti che muovono cose e persone -con qualche accorgimento- posso essere tranquillamente evitati.

8. Cerca di relazionarti sempre -a maggior ragione se hai un carattere forte, irremovibile, algido e analitico- con persone che siano molto, molto peggio di te.

9. Non relazionarti mai con persone brutte. Le persone belle sono spesso (ma non sempre) molto più sicure di loro stesse e hanno la magnetica capacità di farti sentire profondamente inadeguato, in ogni occasione.

10. Ripeti fino alla nausea che la perfezione non esiste. Poi esci di corsa a cercarla con accanimento.

La bisessualità del cuore

Sì, pare proprio sia così. Ma questo non è un post sul sesso, né tanto meno sulla sessualità. Non è uno scritto che indaga perversioni e direi che non è nemmeno un’indagine sociale.
Voglio parlare delle persone, come al solito. Ci sono persone che hanno carattere, fascino, sensualità, e per le quali talvolta scomodiamo anche francesismi come allure o charmant. È difficile trovarne, ma ce ne sono, di persone così; è proprio in quei momenti che ci rendiamo conto della bisessualità del cuore; A volte, oltre al cuore, anche il corpo lo è, ma questo adesso non importa.

Ho sentito tante storie, negli ultimi tempi (non necessariamente legate agli anni 10 che stiamo vivendo) che mi hanno fatto riflettere su questioni già affrontate mille volte, e riguardo le quali -a quanto pare- sono in molti a pensarla come me.
Per lo più sono storie di donne -sempre innegabilmente un passo avanti- che si sono messe ad amare altre donne. Forse perché stanche della superficialità degli uomini, o forse perché mosse da un amore sincero e fatto finalmente di un confronto che non contempla competizione. Queste donne poi a volte tornano con degli uomini, ma comprendono la bisessualità del cuore. Il cuore non bada al genere, ma pensa alla sostanza (che poi non è altro che la somma del genere, della fisicità, delle parole e della tanto discussa “chimica”). Ho anche sentito parlare di un uomo, che dopo essere stato per tanti anni unicamente interessato all’universo femminile, si è innamorato (e intendo proprio innamorato, non una cosetta così o una ciulatina furtiva mentre era ubriaco) di un ragazzo. La storia è come nella migliore tradizione finita in tragedia, perché il ragazzo in questione è tragicamente morto, e -forse proprio a testimonianza della bisessualità del cuore- il nostro protagonista è tornato a concentrarsi ancora una volta solamente sull’universo femminile.

Le persone speciali fanno questo effetto, indistintamente, su tutti. O forse no -non su tutti- ma solo su altre persone speciali. Non dovremmo domandarci dove si trovino le persone speciali, ma limitarci a chiederci se pure noi lo siamo, o quanto meno cercare di impegnarci per diventarlo; perché si sa, le persone speciali sono sempre e comunque quelle giuste.