andreadevis

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L’uomo perfetto non è mai quello giusto

Un’irresistibile tentazione. Un diamante tutt’altro che grezzo da sfoggiare rigorosamente tra le quattro mura della camera da letto. Da ammirare senza vestiti, o con addosso solo una manciata di indicibili fantasie. Una trasgressione che se non fai attenzione può diventare normale da fare schifo. Perché poi ti abitui all’inconsueto, e prima che possa diventare ordinario – ammesso sia possibile – ne sei già dipendente. Ero così. E consapevole di tutto, ma assoggettato dalle parole.

Il perfetto connubio tra un maschile e un femminile che a quarant’anni in tanti come lui ancora non hanno saputo sintetizzare con un profilo preciso. Per mano, lungo il confine tra perdizione e privilegio. L’ho guardato portarsi via il riverbero di chi mi aveva fatto prostrare: lettere, canzoni, pensieri; tutto ammassato in un angolo della stanza. Lentamente sono sceso ai suoi piedi, senza lasciare che se ne accorgesse. Per sfogare i miei abbracci ho accumulato al centro del letto l’ingordigia e la lussuria: pretesti consunti e quasi grotteschi. Quando la luce di un pomeriggio qualsiasi di luglio ha illuminato i bordi delle cose, abbiamo chiuso gli occhi. Io ho finto di essere ancora in tempo per salvarmi dall’illusione.

Ho sceso le scale. Svuotato, umido. Ancora troppo concitato per lasciare cadere un paio di lacrime: in mezzo agli sguardi degli sconosciuti, per strada, mi avrebbero fatto sentire umano.

Abbiamo entrambi le risposte alle domande che non ci facciamo.

Sesso con-cesso

Avete presente quando dicevo che l’aspetto fisico non conta, che la bellezza è relativa e che l’apparenza dovrebbe essere l’ultima delle preoccupazioni quando si parla di relazioni?

Mentivo.

È capitato a tutti di fare del sesso grandioso con persone che non presenteremmo mai agli amici, o peggio: con le quali non ci faremmo nemmeno vedere in giro. Qui però non si parla né di amore né della capacità di riuscire ad andare oltre la fisicità. Il problema è sempre quello: il giudizio degli altri. Siamo veramente disposti a lasciare che condizioni la nostra vita (sessuale e non solo)? Siamo schiavi dell’apparire, con la bramosia di sembrare quello che non siamo: ovvero semplicemente felici. Questo faticoso lavoro ci toglie l’energia per guardare gli altri con obiettività; se riuscissimo ad andare oltre quella stessa apparenza che inseguiamo, ci renderemmo conto che la gente dissimula, e che la loro felicità è spesso il solo riflesso delle nostre insicurezze.

C’è anche un’altra strana legge che governa le relazioni, da temere in considerazione (il refuso è voluto). Se una bella donna esce con un uomo non esattamente bellissimo, gli altri non pensano che in quella donna ci sia qualcosa che non vada, ma sono portati a pensare che lui abbia qualcosa di speciale (rendendolo così più attraente di quanto non sia e facendolo salire di posizione nella classifica degli uomini papabili); potrebbe essere un amante mozzafiato travestito da sfigato, o un importante personaggio di spicco della finanza internazionale (onestamente, che ne sappiamo noi della finanza internazionale e di chi siano i suoi protagonisti?) o potrebbe essere semplicemente molto ricco. Riflettendoci meglio, la gente potrebbe anche pensare che lei sia una puttana e basta.

Si tratta di ansia sociale, di stress da comunicazione collettiva. Siamo bombardati da continue richieste di condivisione; tutti si sentono in dovere di dire quello che passa loro nella mente, di condividere fotografie inutili, e di raccontare dove si trovano e cosa stanno facendo. Ormai addirittura i pensieri sono sottoposti al giudizio della collettività. Il vero status symbol, è diventato non avere un cazzo da dire e riuscire pure a farlo bene.

La vagina interiore

Tutti disponiamo di una vagina interiore: un tunnel di pensieri, sensazioni e percezioni. Alcuni di noi hanno un buon rapporto con la propria vagina interiore: la ascoltano, la curano e la tengono pulita prevenendo eventuali fastidi e pruriti; per altri la vagina interiore non è altro che una voragine vergine. È un reticolo di emozioni, un viatico verso innumerevoli realtà. È colei che ci guida verso la scelta giusta e che ci permette -con un rispetto quasi materno verso noi stessi- di compiere la scelta giusta e di resistere quando la vita ci mette alla prova. La vagina interiore impedisce alle cose che non abbiamo di rovinare il godimento dato da quelle che abbiamo.

Vivere un rapporto sereno con questa inesplorata parte della nostra psiche non è sempre facile. È il desiderio di fare ordine che spesso ci mette di fronte a questa fregna inaspettata. Si ristabilisce il contatto con la poetica della pace e della seraficità. È ovvio che non sempre si può essere equilibrati, ma la vagina interiore ci guida mescolando cuore e cervello, praticità e romanticismo, comprensione e intransigenza.

Chiaramente la verginità non è un valore, in questo caso men che meno. Preservare la vagina interiore dagli stimoli esterni è un po’ come decidere di non usare il cervello per paura che si logori.

Indispensabile è la capacità di utilizzare l’orifizio giusto al momento giusto, ovviamente. Utilizzare la vagina interiore per urinare, ad esempio, non farebbe altro che affogare i poveri neuroni in un mare di piscio; utilizzarla impropriamente per sedurre, potrebbe invece renderci tutt’altro che papabili, e finiremmo per trovarci di fronte a qualcuno non in grado di interpretare correttamente le nostre intenzioni. Sbagliare lato e ragionare con il culo al posto della vagina interiore è uno degli errori più comuni, come anche confondere le labbra delle nostre petulanti bocche con quelle più nobili dell’organo nascosto, che però, parlano solo se interpellate.

Disporre di una bellissima vagina interiore ci rende più belli anche fuori, quindi non sorprendiamoci se poi tutti vorranno toccarcela e intrattenersi con lei per ore. Le vagine più evolute si dissociano dal resto del corpo, mettendo in ombra tutto ciò che non le riguarda; è quindi bene fare attenzione al loro desiderio di essere prime donne, perché è un attimo lasciarsi sfuggire la situazione di mano.

La vagina interiore regala fortissimi orgasmi psicologici a chiunque la possieda (sia in termini fisici che carnali) ma non è sempre facile farle raggiungere l’apice dell’appagamento. Lei, comunque, è profondamente gentile e ti risponderà sempre dicendoti che come te non c’è nessuno.