Ho incontrato Tiziano Ferro e sono diventato infelice
di Andrea Devis
A Milano, la zona di Porta Romana non l’ho mai vissuta un granché, ma mi piace, più o meno da sempre. Stasera sono uscito per prendere una boccata d’aria, e perché restare chiuso in casa a deprimermi non si sembrava una grande idea. Sono una persona solitaria, o forse semplicemente sola. Se rimango troppo in compagnia del silenzio e dei pensieri, rischio la pazzia. Un po’ di pazzia credo sia ormai irreversibilmente insita in me, e quindi ho deciso di accettare un invito a cena un po’ improvvisato ma tutto sommato più divertente delle mie paranoie.
Ho dato un’occhiata al menu, lunghissimo. Con la coda dell’occhio ho visto anche l’ex barman del Finger’s (che tra l’altro sta proprio lì dietro): chissà se fa ancora quel cocktail a base di sake e maracuja. Ho ordinato troppa roba. Ho pensato che un po’ di vino sarebbe stato necessario, ma se chi ho davanti non ne beve, lascio perdere. Mi rendo conto che i pensieri mi hanno seguito. Bastardi. Si parla di relazioni, persone, tradimenti… le mie opinioni sono ormai autocitazioni che includono sempre “le persone sbagliate” e cose del genere. Sono diventato quasi noioso per me stesso, ma se uno non mi conosce, posso risultare anche interessante -a volte forse addirittura intelligente- ma è tutta una farsa.
Ho camminato fino all’uscita convinto che appesantiti dal cibo i miei pensieri non sarebbero tornati a galla per un po’.
Più o meno vicino alla porta, l’ho visto seduto al tavolo che mangiava. Sorridente, carino, a suo agio, in mezzo ad almeno altre cinque o sei persone. Sembravano amici o qualcosa del genere, è difficile dirlo. Sembrava comunque sereno. Tiziano Ferro stasera mi ha riportato alla realtà. Mi ha reso infelice perché già prima non è che fossi l’emblema della gioia. In un certo senso ha fatto riaffiorare i pensieri, mi ha fatto digerire. Abbiamo più o meno la stessa età (cazzate: io sono decisamente più giovane), scriviamo e cantiamo, conosciamo la malinconia. Lui pare però più sereno e certamente ha più successo; io mi domando che ci faccia lì in mezzo a gente che neanche conosco e soprattutto mi chiedo come mai è da così tanto che non produco qualcosa che mi renda fiero di me, senza riserve.
Godetevi la vostra felicità, ho pensato. Così me ne sono uscito, lasciandomi inghiottire dal venerdì sera di una Milano inaspettatamente quasi silenziosa.
Ma è una storia inventata tanto x scrivere un racconto, o è accaduto sul serio?Mi incuriosisce sta cosa..
Nulla è inventato, Monica 🙂
Quindi l’hai incontrato sul serio..è che si diceva fosse a latina questi giorni..
Non saprei, non sono un suo “seguace” 🙂 posso solo dirti che ieri sera era a Milano a cena
Ciao! Quindi tu hai visto Tiziano ieri sera?? e a quanto ho capito l’hai visto sereno..
Sì, ero io che stavo come un cane. Comunque bene, mi fa piacere che tutti vi preoccupiate per Tiziano! Sta alla grande e vi manda tanti saluti
E hai ragione anche tu Andrea, non hai tutti i torti siamo state inopportune, perdonaci , provando a considerare che è normale che un personaggio così attiri tante domande…;) E’ una persona che ci sa fare con le parole e toccare determinate corde nei sentimenti per quello suscita tante attenzioni 😀 Ma se posso fare una considerazione , che non vuole essere una pretesa di conoscere ne tè ne lui , prova a pensare x consolarti che quello che hai visto è stato solo un attimo della sua vita, sicuramente non sarà perfetta nemmeno la sua, penso che in quanto a paranoie spesso ti faccia compagnia… 😀 però vedi ( è solo una mia considerazione non è una pretesa di verità)secondo me quando si arriva a un certo livello di saturazione le paranoie bisogna un pò anche lasciarle andare..fare sì che non arrivino a farti vivere nel ricordo di quelle persone che hanno attraversato le tue giornate, ma non devono condizionarle per sempre.Vivi pensando a te stesso e a conoscere un altro pezzo del mondo che ti circonda come se ogni istante fosse l’ultimo, e vedrai che probabilmente le cose da raccontare anche nella tua arte ti verranno fuori automaticamente, e sarai fiero di te stesso, il segreto di Tiziano è che ci mette questo nella sua arte, tutta l’intensità e l’amore che prova nei suoi giorni, perchè rubando le sue parole la vita è un dono unico prezioso e insostituibile solo tuo, e non vale la pena di rovinarsela macerandosi nei ricordi :D..un abbraccio Monica
Ma no, non siete state inopportune 🙂 tranquilla! E grazie per le tue parole e la tua sensibilità.
Una buona domenica!
Buona domenica anche a te, e grazie ancora x aver avuto la pazienza di risponderci 😉
non so come, caro andrea, ma se fosse capitata a me una cosa del genere mi sarebbe andata di traverso la cena. scherzo, naturalmente. tiziano ferro non mi dice nulla, ma davvero!
Ahahahahah 🙂