La mia più inconfessabile perversione
di Andrea Devis
Credo che, da un paio d’anni abbondanti a questa parte, mi siano capitate circa due occasioni per innamorarmi. Non capisco dove stia il problema: il passato l’ho sistemato, la mia autonomia l’ho conquistata, i miei spazi sono riuscito a ritagliarmeli, la personalità l’ho affinata… e non sono uno di quelli che tanto va bene così. Ci sono momenti come questo nei quali -rigorosamente solo e con la colonna sonora fornita dalla pioggia sul tetto- immagino scenari alternativi, realtà parallele e programmo situazioni che probabilmente mai nemmeno vivrò. Ho quasi trent’anni e mi piacerebbe avere quella stabilità che forse, in un periodo della mia vita, già ho avuto, anche se non con la consapevolezza che oggi mi permette di guardare il mondo in maniera più completa.
Appaiono persone all’orizzonte; giuste o sbagliate non importa più. Una volta ho scritto che ci si innamora delle persone sbagliate perché quelle giuste sono già impegnate con le altre persone sbagliate, ma inizio a pensare che siano solo i nostri atteggiamenti a rendere gli altri giusti o sbagliati. In realtà l’ho sempre pensato, anche quando scrissi quella frase, il 2 gennaio del 2012; un aforisma poi rilanciato alla grande sul web, diventato tra l’altro piuttosto famoso. L’ho capito a fondo solo più tardi, e a volte è così anche con le persone: le capiamo veramente (nel bene e nel male) solo quando è troppo tardi. Non ho rimpianti, ma mi domando se sappia cosa sia veramente l’amore. Mi ostino a pensare che sia chimica, attrazione incontrollabile, una sensazione che ti porterebbe a fare qualsiasi cosa per quel qualcuno, voglia di sciogliere ogni riserva e di rischiare tutto.
Vedo intorno a me uomini e donne che si relazionano affettivamente con rapidità disarmante, forse convinti che l’amore vero sia un’altra cosa, e non è detto che non sia proprio così. Ma come fare per rivoluzionare il proprio concetto di sentimento? Per me l’amore è una sensazione che sta in cima a tutto, ma avere una relazione non significa essere innamorati. Stare con qualcuno -magari trascorrendoci un’intera vita insieme- non vuol dire amare. Una famiglia non è necessariamente basata sull’amore. Rassegnarmi a immaginare sciolto il nodo che lega l’amore e la progettualità futura, è difficile.
Voler far coincidere le due cose -desiderando una vita basata sull’amore autentico- è forse la mia più inconfessabile perversione.
due anni (abbondanti) due occasioni mi sembra già un record.
Due occasioni solo sulla carta. Più che un record a me pare un’evidente presa per il culo 🙂
Il destino sa sempre come sorprenderci!
Una perversione assolutamente realizzabile, che secondo me talvolta di scontra con una poca propensione della nostra generazione ai sacrifici per la coppia; e con un idea dell’amore a volte fuorviato da modelli sbagliati.. A parte questo… Parli come uno che prima o poi questa persona con cui conciliare le due cose la troverà!!
Ti ringrazio innanzitutto per la fiducia!
Penso che la poca propensione non sia tipica solo della nostra generazione (io sono nato nella prima metà degli anni ottanta), ma sia piuttosto figlia di questi tempi moderni (citazione casuale) nei quali si perde troppo tempo a guardare sé stessi e troppo poco a guardare gli altri (che forse, loro volta, perdendo tempo a guardare solo sé stessi, si rendono agli altri poco papabili).
proprio nei giorni in cui vedo i miei amici seriamente preoccupati per la mia mancanza di relazioni sentimentali trovo questo pezzo per caso e tiro un sospiro di sollievo.. forse il consiglio di andare a parlarne con un medico lo accantono per il momento, già sapere che c’è qualcun’altro che giudica disarmante la rapidità con cui uomini e donne si relazionano affettivamente mi fa sentire meno aliena.
Carini gli amici che si preoccupano… bisognerebbe però far capire loro che ce ne preoccupiamo già abbastanza noi, trascorrendo intere giornate a cercare ragioni e motivazioni utili solo a travolgerci nel solito ciclone di pensieri poco costruttivi.
Grazie per essere passata di qua
😉
letto e riletto e riletto e non c’ e niente da dire… esprimi benissimo il mio stesso pensiero, le mie stesse domande e la mia stessa inconfessabile perversione! Quello che vedo intorno a me, mi fa venire la rabbia… gente che convive per anni poi si lasciano e dopo un mese ne trovano subiTo un altro. Oppure persone che si innamorano su un treno con un semplice sguardo… o persone che si innamorano in internet! Poi penso a me e per come sono fatta, non credo nei colpi di fulmine e forse sono io quella sbagliata? forse si, perché quello che cerco non è l’ apparenza, non è neanche l’ organo sessuale…. semplicemente cerco L’ amore autentico, persone che vanno oltre il semplice sguardo, persone introspettive. Sono anche stanca di sentirmi dire che sono una ragazza speciale, quella che tutti vorrebbero avere ma…. tutti mi voglio SOLO BENE. Beh ho usato questo blog anche per sfogarmi,vista la giornata triste di oggi ( io sono metereopatica). Come mi dici sempre tu…. CANTA CHE TI PASSA 🙂
Cara Monica, già.
La maggior parte delle volte si tratta semplicemente di una vagonata di cazzate. Le persone non sono sempre coraggiose, e la frase “sei una ragazza speciale (in amicizia)” è spesso un banale paracadute.
Non rileggevo questo scritto da molto tempo, e ho modificato leggermente il punto di vista. Ci concentriamo sull’amore e sulla ricerca di qualcuno cui dedicare le nostre attenzioni, che nel frattempo teniamo da parte, accantonando sentimenti.
Grande errore. Siamo noi a doverci predisporre, nei confronti di tutti. Essere positivi e provare a dare -attraverso quello che facciamo- amore alle persone che ci sono GIÀ vicine. Con il lavoro, l’arte, o semplicemente con le orecchie quando qualcuno ha bisogno di essere ascoltato. Io ci sto provando, e siccome penso che la porta dell’amore sia una (e scorrevole!) non chiudo nulla, non tengo da parte niente e non lascio che l’amore si accumuli, ma che trovi concreta applicazione ogni giorno.
Sto provando a smettere di aver paura di essere una persona serena. Non mi concentro sull’amore che vorrei ricevere, ma piuttosto su quanto potrò darne oggi.
Adesso mi ascolto questa http://youtu.be/5e9aqfi2aro e poi faccio quindici minuti di meditazione.
🙂
Buon pomeriggio!