La cosa giusta da fare non è mai la più facile

di Andrea Devis

Deve sempre essere tutto difficile, conquistato, sudato e meritato, se vuoi sentire il piacere della conquista. Il piacere della conquista, è quello che si genera nel momento stesso in cui ti sforzi, per superarti e per andare un pezzetto oltre la persona che sei, anche se non lo sai. Le cose più belle nascono da situazioni complesse, e dove una soluzione capace di mettere d’accordo tutti -senza essere negativamente definita “compromesso”- pare un miraggio. La forza di volontà comune -quando c’è- fa la differenza.

È difficile recidere un rapporto, ma è forse più difficile predisporsi serenamente al mondo; soprattutto quando si tratta di fare cose semplici, come per esempio offrire un caffè a qualcuno che ti piace ma nemmeno conosci.

Forse è sul serio la sofferenza a muovere le cose, o a bloccarle, per sempre. Non importa se si tratta della tua sofferenza o di quella che hai provocato a qualcun altro, di ogni ricetta lei è l’ingrediente che fa la differenza. Poca o tanta che sia, non è direttamente proporzionale alla grandezza di un sentimento. La sofferenza ci migliora, perché attraverso di lei cresciamo, e diventiamo persone migliori, che imparano ad andare oltre e a non soffrire più; o per lo meno, non per le stesse ragioni; quasi sempre, diciamo.
La sofferenza ci pone in intimità con noi stessi, lasciandoci avvicinare a quella parte nascosta della testa con la quale fatichiamo a relazionarci, e che ci assicuriamo resti sempre ben nascosta agli altri.
Dovremmo avere meno paura della sofferenza e goderci il piacere del rischio per quello che è: non concentriamoci sulle conseguenze, non valutiamo le cause, viviamo tenendo fede solo al nostro ideale di bellezza indiscussa.