Vermi solitari che vorrebbero compagnia
di Andrea Devis
Quando definiamo qualcuno “troppo per noi” cosa intendiamo veramente? In una città come Milano, dove tutti si credono speciali, niente è mai troppo, e si pone il proprio ego al centro di tutto. Forse una persona troppo complessa e dalla personalità ingombrante, diventa sbagliata quando ci rendiamo conto che vorremmo qualcosa di più lineare, di più vicino alla serenità, di più immediatamente accessibile; troppo stanchi e orgogliosi per ammetterlo, confondiamo il tutto con la modestia e ci buttiamo su quelle persone che definiamo incompatibili solo per sfoggiare una banale giustificazione alla nostra indolenza sentimentale.
Facevo un calcolo di compatibilità e di probabilità. Ci sono tanti italiani medi, che nella media, possono con mediocrità trovare nella massa -in maniera più o meno semplice- una dolce metà, simile a loro, con la quale stare. Cosa succede quando sei sopra la media? O sotto? Diventa tutto più difficile e trovare qualcuno compatibile è un’impresa, soprattutto se non sai dove andare per stringere nuove amicizie. Quali sono i luoghi d’aggregazione dove possono accadere le cose che accadono quando meno te le aspetti? Probabilmente sono quei luoghi che non ti aspetti; probabilmente sono i luoghi della mente che troppo poco spesso frequentiamo. Sento di persone che conoscono altre -a detta loro interessantissime- persone nei luoghi più impensati, tant’è che inizio seriamente a pensare che il problema sia dei miei occhi: capaci di vedere soltanto l’irraggiungibile. Ma anche questa è tutta una scusa: forse per rimanere dei solitari, forse per paura di altre cicatrici, o forse semplicemente perché conoscere e indagare le persone è qualcosa di tremendamente complesso, impegnativo e faticoso; come si può farlo con gli altri, quando è già così complicato capire sé stessi?
il guaio è che più vai avanti con gli anni e più diventi troppo per gli altri
: non ci avevo pensato, ca*%o!
alle volte pensi di essere la persona più semplice che ci sia, e ti danni perchè non incontri nessuno
Quando poi lo incontri, trovi sempre qualcosa che non va
Alle volte vorrei scappare già dopo 10 minuti, magari solo perchè ha sbagliato un congiuntivo
Non potrei capirti meglio…
Comunque quella del congiuntivo è obiettivamente una cosa grave. Io forse esagero: con me bisogna -quasi- far attenzione alle scarpe che si portano.
Pff…
e il bello è che fuori è pieno di gente che basa la propria esistenza su di una borsa louis vuitton, o sul fisico palestrato. senza poi nemmeno saper pronunciare correttamente il loro indirizzo di casa
e mi fa incavolare il fatto che sembra che si stiano divertendo
vuoti
vuote
Pensa invece che merda quando trovi qualcuno che oltre a non saper articolare una frase di senso compiuto, è pure cesso.
Oltre al danno, la beffa.
Mi sembra che questa volta questo post rifletta molto delle tue inquietudini di cui abbiamo tante volte parlato….pero pensa a ció che mi é siccesso da due mesi a questa parte ! Sai bene che sono una persona dalla vita molto complessa e che non sono per nulla facile né di gusti né di idee…eppure mi é accaduto ciò che sai e questa cosa meravigliosa mi renderá la vita ancor più complessa …ma affronterò tutto con coraggio e con la goia di vivere questo momento fin che dura senza pensare troppo a cosa succederá…e se provassi anche tu ad avere più coraggio ? A farti meno domande ? ed anche a darti meno risposte ? Magari qualche cosa potrà succedere 🙂
Il punto credo sia trovare un interlocutore valido.
Sono felice per quello che mi scrivi: quando si ha vicino la persona giusta, anche le relazioni più complesse e le situazioni più potenzialmente sconvenienti, diventano solo sfide, che si affrontano con il coraggio e l’entusiasmo di chi non ha paura.
Little G, etc etc, grazie per la tua visita! 🙂
Perchè ritiene che i medi debbano stare con i medi, i piccoli con i piccoli e i grandi con i grandi? Non è un po’ settario? 🙂
Ne ho parlato in “mi piacciono le persone molto diverse da me cui piacciono le altre persone molto diverse da me”, credo. Oppure è soltanto uno dei miei soliti fuorvianti titoli, che però rende bene l’idea.
I medi… per me restano solo le dita di una mano. Siamo tutti grandi, piccoli e medi: dipende a fianco di chi ci mettiamo. Io ho sempre avuto vicino un grande: sarà per questo che penso così tanto e non riesco mai a volermi abbastanza bene?
Comunque, mi dia pure del tu.
Ma il signor L. le ha sempre dato del tu 🙂
Ah sì? A me, dice? Ma quando? Mi sfugge sempre qualcosa.