Amori inutili (come il cake design)
di Andrea Devis
Non è vero che ogni amore vale la pena di essere vissuto. La maggior parte forse sì, ma c’è comunque una buona percentuale di amori totalmente inutili.
Sarà un discorso snob, ma ci sono amori di categoria B, amori riciclati e amori addirittura di seconda mano (se non di terza, quarta, quinta…).
L’amore inutile è un po’ come il cake design: inutile, per l’appunto, e pieno di stuzzicadenti che servono a tenere insieme i componenti, ma che al primo morso ti si conficcano spietati nelle gengive. La torta è bella, colorata… ma è tutto colore artificiale, non particolarmente salubre. È sovente un amore che bada alla forma, non alla sostanza. Un arraffazzonato e dozzinale pan di spagna -farcito con una crema che ha concesso poco alla fantasia- è nascosto sotto strati di melenso zucchero colorato, modellato in ore e ore per finire poi divorato -senza grande apprezzamento da parte delle papille gustative- in pochi istanti. È così, l’amore inutile: effimero e con un retrogusto dolciastro che ci lascia sorpresi e poi nauseati. Perché sforzarsi nel creare qualcosa in cagionevole pasta di zucchero quando potremmo costruirlo con qualche cosa di più forte e resistente? L’amore, va costruito con i migliori mattoni e le migliori intenzioni.
Lasciamo gli orpelli a quelli che amano l’apparenza e lasciamoci affascinare dalla miscela creata con gli ingredienti perfetti, che a guardare bene… non ha bisogno di nessuna copertura zuccherosa, perché è già bella così: spontaneamente imperfetta, come gli amori veri.
Amore effimero, orpelli, apparenza.Sbaglio o stai descrivendo ciò che ci circonda? Come puoi invitare l’apparenza a trasformarsi in essenza? Noto l’avanzare di una nuova moda…apparire per essere. Mi spiego. Ho notato, da buona osservatrice, che oggi va particolarmente di moda l’intellettualoide. E, al tempo stesso, il mostrare amore, a prescindere ma senza contenuto. E’ la forma quel che conta, sempre e comunque. Meglio una torta bruciacchiata che una d’effetto.
La penso proprio come te.
Che alla fine, “apparizione dopo apparizione” si finisca davvero per “essere”?
No, decisamente no.
Eppure è ciò che vedo quando ho a che fare con le persone e non mi riferisco esclusivamente a quelle della mia età. Aneliamo ciò che non siamo e, spasmodicamente, cerchiamo di essere ciò che vorremmo. Detta così sembra quasi intelligente la cosa perchè dovrebbe condurci a migliorare noi stessi ma, in verità, il desiderio resta sempre e solo connesso all’apparire.
Comunque apparire è importante. Ne scriverò. La capacità di farlo nel modo più giusto (e forse più sincero) è però altra questione.
Ma perchè? Non sono d’accordo.
Perché, io personalmente, vorrei apparire per quello che sono. In amore, sembrare un altro -quando non lo sei- è altamente controproducente. Meglio essere sinceri, a partire dall’immagine.
(NB: non sono contro la chirurgia estetica 🙂 )
Come fai ad asserire che bisogna essere sinceri a partire dall’immagine e non essere poi contrario alla chirurgia estetica? In che termini la consideri accettabile?
E se poi vuoi apparire per quello che sei…non c’è alcun bisogno di apparire…
La mia era ovviamente una provocazione, non prendermi alla lettera. Sono favorevole alla chirurgia estetica (e psicologica) che ti permette di somigliare all’immagine che hai di te stesso.
Attento, secondo me ti stai infilando in un vicolo cieco. Cambiando la propria fisicità cambia anche l’immagine che si ha di sé e altro che restare fedeli a se stessi.
Ma se l’immagine che hai di te nella tua testa, è più autentica di quella che hai guardandoti allo specchio… le cose cambiano!
È un discorso di aderenza, per lo più al proprio ideale; ma ovviamente parliamo di chi ancora se ne può permettere uno.
Se la torta fa schifo, perché ostinarsi a ricoprirla con una ridondante decorazione barocca? Sarà anche bella, ma certamente pure molto bugiarda. Se fosse bella e anche buona, sarebbe tutto più semplice.
Sono il primo a sapere che questo discorso è ubriaco di utopia.
la chirurgia estetica se usata in modo pacato che so … ho un naso che mi fa star male ogni volta che mi vedo allo specchio …serve a star meglio con se stessi non c entra nulla con l apparire senza essere che è cosa ben più complicata e devastante ! dopo di che , secondo me , quando sei davvero apparire per ció che appunto sei senza paura di mostrarlo agli altri è non solo un pregio ma anche piacevole perchè crea empatia e migliora i rapporti umani , quelli veri , e questo fa star meglio te e gli altri …
Ok ma se la caprese prevede il cacao non puoi certo modificarla a tua piacimento, smetterebbe di essere la caprese per diventare un altro tipo di dolce.
Su questo sono totalmente d’accordo. Anzi, è pure un paragone che faccio spesso anche io, con le stesse identiche parole.
Meno male, sono riuscita a farti scendere tra i comuni mortali.
Sì! 🙂
Che goduria!
penso che abbiate perfettamente ragione oggi si appare e si ostenta per far credere di essere e questo atteggiamento molto da “nuovi ricchi Russi ” o se preferite molto Nicol Minetti mi fa venire il vomito e purtroppo … sì è vero coinvolge anche l’amore che peró andrebbe messo tra virgolette perchè se quello è amore io sono davvero la duchessa del Devonshire 🙂
Molti non sanno cosa sia, e quindi credono che l’amore sia quella mistura di discrete sensazioni che possono provare senza troppo slancio. Ah, che privilegio… l’Amore.
non esistono amori inutili. Esistono amori sbagliati, ma non sono mai inutili..
Esistono eccome, sono quelli che ci rendono persone peggiori: imbruttite, incattivite e poco romanticamente disilluse.
Che poi di tutto questo possa esserci una lettura positiva, beh, non mi sento di negarlo…
..non starò a dire che nella sofferenza si cresce, perchè sono clichè anche senza senso. Di certo, se li abbiamo accolti, questi amori, è perchè ci andava di farlo. E se ci siamo fatti imbruttire, è perchè glielo abbiam permesso..
Giusto.
gli amori, mai sono inutili…….
Quelli veri no, mai sono inutili!
bisogna intendersi sul significato di ” amore “. provare attrazione fisica o intellettuale per una persona non è amore, così come non lo è la fregola. e comunque sono esperienze che vale la pena mettere nel novero delle cose della vita. ed è da riflettere anche sul significato di ciò che è inutile. la mia nonna ” stipava ” anche i nastrini che chiudevano il pacchetto delle pastarelle domenicali, poichè non riteneva fossero del tutto inutili. non ti sto a raccontare che cosa abbiamo trovato nei suoi cassetti quando s’è stancata di conservare cose inutili! 😀
Fammi indovinare: avete trovato vecchie sorpresine delle uova kinder che ora valgono migliaia di euro? Sarebbe una favola fichissima.
no, le sorpresine sono conservate nei cassetti dei miei figli che, evidentemente, hanno nel dna la versione sparagnina e ” conservatrice ” riveduta e corretta, della bisavola! 😀 se dovessero diventare fonte di guadagno te lo comunicherò; non fosse altro che per la cronaca! 😀
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