Pene

di Andrea Devis

Ci risiamo, ancora una volta mi trovo solo a riflettere su cosa sia o non sia l’amore. Questa volta l’attenzione è rivolta alla follia. Fino a che punto una persona può spingersi? L’amore è davvero il motore di ogni cosa? E se sì, qual’è il suo carburante?

Conosci qualcuno e ti piace, ma non lo conosci veramente: intuisci soltanto chi sia -o più che altro- chi possa essere, e perdi la testa. Ti succede raramente di ritrovarti con i pensieri focalizzati solo su qualcuno, e la cosa ti terrorizza. Iniziano le pene. Pene d’amore? No, sarebbe prematuro. Troppe pene per la testa e poche certezze per compiere una qualsiasi follia.

Resti con il tarlo: “come sarebbe stato se…”, magari alimentando l’errata convinzione che tutto sarebbe stato semplicemente perfetto. Poi, ti ripeti -ma senza crederci fino in fondo- che non sarebbe stata una buona idea mettere da parte l’orgoglio, e che si sarebbero palesate mille e due caratteristiche sbagliate che ti avrebbero reso incompatibile a quella persona (che però continua a occupare in subaffitto i tuoi pensieri). Fino a che punto ti spingeresti per amore? Molti sicuramente avrebbero la risposta già pronta. Ma fino a che punto ti spingeresti per qualcosa di indefinito, misterioso e probabilmente irraggiungibile che potrebbe anche essere distante anni luce dal sopracitato amore?

È più facile pensare a “come sarebbe stato se…”, guardando indietro a un passato ormai sbiadito, piuttosto che impegnarsi nell’andare avanti perfezionando e alimentando -seppur faticosamente- quello che si ha.

Ma il dubbio resta.