Trovare la persona giusta ma rendersi conto di essere quella sbagliata
di Andrea Devis
Sei davanti al problema che ha fatto finire la tua relazione. Hai di fronte le questioni di sempre. Il sipario si è aperto su già visti scenari di apatia e incomprensione. È tutto già spiacevolmente familiare ma c’è una novità: l’interlocutore è cambiato. Ma tu sei quello di sempre. O no? Cosa succede quando nuove relazioni riportano a galla i problemi di sempre? Di base le alternative sono due: perdiamo la testa solo per le persone sbagliate oppure siamo noi le persone sbagliate. Capire come comportarsi è impresa ardua e le domande in testa si moltiplicano; per l’esattezza raddoppiano. Rivaluti le responsabilità riguardo la tua relazione passata, e ti senti già in colpa per i torti che potresti fare a qualcosa che ancora deve nascere. Però vai avanti, perché i torti subiti ti hanno insegnato a essere forte, nonostante ti fossi ripromesso che non ne avresti sopportati più.
Ho già scritto di recidivismo, ovvero della capacità innata di relazionarsi sempre con persone simili senza pensare ai simili problemi che le accomunano. Alcuni li chiamano semplicemente “gusti”, io credo che ci sia qualcosa di più, come una naturale predisposizione a considerare l’amore tale sono in presenza di fatica e sofferenza.
Desiderare un cambiamento radicale è utopia. Dovremmo cambiare poco, ma con convinzione; quanto basta per rimanere quelli di sempre e con i problemi di sempre, ma con una prospettiva rinnovata attraverso la quale guardare il domani con meno paura e con più voglia di essere felici.
Hai bisogno di un viaggio.
…infatti!
L’esatto contrario del recidivismo è il contrappasso, ovvero cerca una persona esattamente opposta al tuo amore precente e sguazza nella piacevolezza delle differenze. Tutto ciò fino a che non ti smarrisci nel non ritrovare alcun tratto noto. E pensi di aver sbagliato tutto, naturalmente.
Smarrirsi, ritrovarsi, concentrarsi… condizioni necessarie o superflue costrizioni del cuore? In un modo o nell’altro, si finisce sempre per pensare di aver sbagliato tutto, tanto vale non pensarci, e cercare piuttosto un paio di occhi nei quali perdersi, e grazie ai quali anche la strada più nuova e incerta possa sembrare il miglior luogo del mondo.
se pensi che la persona “nuova” sia quella giusta e tu quella sbagliata vuol dire che la ” nuova” persona è sbagliata …
Hmm… credo che essere entrambi “sbagliati” ci renda immediatamente compatibili. Ecco perché “ci innamoriamo delle persone sbagliate perché quelle giuste sono già impegnate con le altre persone sbagliate”. Le persone giuste sono tali perché hanno capito che vale la pena essere sbagliate.
Chiedo perdono per l’autoreferenzialissima autocitazione!
ma se quella sbagliata sei tu e quella giusta è l’ altro nessuno dei due puô andar beme all’altro quindi chissenefrega se sei giusto o sbagliato l’importante e che ttra due persone ci sia il piacere di stare insieme che poi porta alla voglia di stare insieme che poi porta alla passione che poi porta quando la passione finisce a passare insieme tutta la vita perchè il matrimonio inizia quando finisce la passione …uff che fatica 🙂
molto riflessivo questo post! spesso mi sono chiesta come si fa a valutare la ” giustezza “, la compatibilità verso di noi di un’altra persona, quali sono i parametri da adottare, quali gli obiettivi. dopo tanto tempo e tanto matrimonio posso fare una sola considerazione: non esiste la persona giusta per te, come tu non sei giusto per l’altro. con l’andare del tempo ti rendi conto che ci sono cose nel tuo compagno che ti piacciono oltre misura e altre che ti sembrano banalmente noiose. ma una persona non si prende a piccole dosi per non intossicarsi, o ti avveleni completamente e definitivamente o nulla.
Sono da sempre un sostenitore del “pacchetto completo”!
vuol dire che sei proprio da sposare! tutto sta a trovarti una zita… senti, che ne diresti di conoscere una ragazza amica mia, forse un po’ attempata, ma tanto garbata, di buona famiglia, diplomata, sa cucinare, stirare… 😀 ( non prendermi sul serio!!! )