Ogni lasciata è tersa
di Andrea Devis
Dovrebbe essere tutto chiaro, limpido e puntualmente scomponibile e ricomponibile senza troppo talento analitico. Dovremmo essere in grado di vedere le cose con lucidità, a distanza di tempo. Eppure quando c’è di mezzo una separazione, finiamo sempre e comunque quasi tutti nella merda. Quella dei pensieri, solitamente, nella quale abbiamo ormai preso l’abitudine a sguazzare.
Che cosa ci può rendere più forti? Il tempo rende più chiare le cose, o è soltanto un nemico dei ricordi sereni? Ad avere la meglio sui nostri pensieri, è quello che ci ha fatto male, o è quello che ha reso una storia d’amore degna di questa specifica?
Dopo una guerra, fisica o psicologica, la città diventa un campo di battaglia: con le sue strade, i suoi luoghi, e talvolta addirittura con le sue luci e i suoi odori, è impossibile non inciampare nel ricordo di chi eravamo. È impossibile dimenticare quello che abbiamo perso e quello che abbiamo guadagnato. La memoria non va cancellata e non va relativizzata, la memoria va custodita e integrata.
Abbiamo sete di nuovi ricordi, ma erroneamente crediamo che la sofferenza sia l’unico metro di misura per l’amore.
Avrei dovuto fare più attenzione quando a scuola mi spiegarono le equivalenze.
la vera little G Lady Georgiana Spencer , che ha sofferto davvero molto per amore , al punto di dover abbandonare un figlio , leggetevi la sua storia su qualche wiki … diceva che l unica unità di misura per l’amore é la felicitá … peró non so se aveva ragione ! forse lo dovrebbe essere ma il problema è che quando siamo felici ci dimentichiamo di … ricordarlo 😉
Hai fatto bene a ricordarcelo!