Successo: futuro anteriore indicativo

di Andrea Devis

Il successo è indicativo. Indicativo di chi ce l’ha fatta. Indica, più che altro. Il successo connota. Il successo è intransitivo. Non transita. O ce l’hai o non ce l’hai. Non ce lo si passa sessualmente come fosse una malattia venerea. Non lo si eredita (a parte qualche raro caso). Ausiliare essere, perché noi siamo il successo. O non siamo il successo. Il successo è futuro. Anteriore, ma soprattutto posteriore, mi sento di aggiungere trasgredendo alla grammatica. Il successo lo trovi nel passato, guardandoti indietro. Il successo lo riconosci quando lo hai già ottenuto, quando è successo, insomma. È anche futuro, ma sempre indicativo di un passato che c’è stato: e che ha portato successo. Il successo è intransitivo ma è anche intransigente e se sbagli qualcosa, se la tua connotazione perde quotazioni… lui se ne va e tu non ce lo hai più. Puoi succedere a qualcuno, ma non è detto che questo ti porti ad avere successo. Se mi succedesse di succedere a qualcuno cercherei il successo nel futuro interiore, che essendo però anche anteriore e vagamente indicativo, mi coniugherebbe fin da subito a quella serie di successioni di eventi che si succederebbe senza dubbio in maniera spontanea al mio passato prossimo.

Il successo è grammatica drammatica.