PPT – Puttane Part Time
di Andrea Devis
Essere Puttane, non significa semplicemente dare via il proprio corpo come pane a piccioni (malati), ma rappresenta piuttosto un preciso e irreprensibile stato mentale. E’ uno stile di vita, una filosofia vincente perpetrata da millenni.
Non c’è un vero e proprio manuale per diventare delle grandi Puttane; è esattamente come per gli sport: c’è gente naturalmente portata e altra che necessita di un po’ più di pratica. La soluzione sta proprio nell’essere “sportivi”; sempre e comunque.
Le Puttane Part Time (per brevità PPT) sono icone pop di un’epoca nella quale ogni pseudo soubrette è diventata facilmente raggiungibile con dovute mance e dovute proporzioni di sorta. Le PPT non mercificano i propri corpi, quanto più l’idea degli stessi. Le PPT sono come i cattolici: ce ne sono tanti e non tutti praticano, ma quelli che lo fanno sono estremamente accaniti. Le PPT non sono mai banali; amano il bello, la cultura, hanno capacità cognitive sopra la media e sanno stare al mondo con eleganza. Le PPT accettano come moneta di scambio la possibilità di far parte dell’alta società, riconoscendosi in un modello dai valori individuali e personali ma sempre condivisibili.
Le PPT sanno leggere le smorfie di chi hanno di fronte e capiscono da un dettaglio -trascurabile per il resto dei comuni mortali- quando è il momento di agire e quando di eclissarsi. Le PPT sono psicoterapeute (anche di coppia e all’occorrenza di gruppo), sono salutiste, costumiste, neo-filosofe e neo-laureate (sempre). Le PPT non fanno però beneficenza, sconti, svendite o promozioni da outlet. Le PPT hanno sempre il sorriso che pare lucidato con il Cif. Le PPT sono donne, uomini, fidanzate, fidanzati, mariti, mogli, amici insospettabili, datori di lavori e animali da compagnia.
Le PPT non sempre rendono merce il corpo, ma la cosa più importante è che per loro questo non rappresenta il posticcio spartiacque tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; cosa che per molti invece rappresenta eccome. Per diventare una grande PPT bisogna essere in grado di dilatare oltre l’immaginabile le proprie vedute; talvolta anche quelle degli altri. Le PPT non sempre hanno un’opinione, ma conoscono tutti i punti di vista.
Le Puttane Part Time sono un po’ come me.
Sono un po’ come tanti di noi.
Termine molto stylish e decisamente azzeccato. Per una volta la parola ‘puttana’ esula dallo scarno concetto di mercificazione del proprio corpo, e diventa un concetto a 360°.
Spesso vado ripetendo che la vita è come un grande palcoscenico e noi abbiamo una parte da portare avanti. Sfido ad alzare la mano chi non si è mai piegato una volta e non si sia ‘venduto/a’ per qualcuno o qualcosa. Il tuo post è diretto come un pugno nello stomaco, ma rivela tante verità che pochi sono disposti ad ammettere.
Confesso di avere peccato anch’io, e non mi pento.
Non c’è nulla di cui pentirsi e il peccato c’è solo se noi lo riteniamo tale. Non lasciamo che la morale di chi non ha mai dilatato le proprie vedute possa… piegarci!
Lì sì che ci sarebbe da fare attenzione sul serio!
anche quella è una vocazione! e se avessi sbagliato tutto nella vita?
Bah, secondo me un po’ è vero, si tratta di una vocazione. Ma credo anche che ci sia tanta gente che pratica senza rendersene conto, con estrema naturalezza.
Burattino o Burattinaio è la Puttana Part-Time?
La PPT trascende mai il suo ruolo e lo regala a chi ama?
Se è così, mi sento anch’io un po PPT.
La PPT è capace di dare? Secondo me si, e senza morale lo dico, in quanto conoscere e ri-conoscere ogni punto di vista è solo di quel genere li.
Non tutti siamo PPT, però secondo me… Facci un pensiero… Siamo tutti così estremamente saggi come la PPT?
Difficile, più che impossibile forse, amarla per sempre. Troppo facile invece, relegarla alla sua nomea, che farebbe di lei (però) quello che non è.
Dimenticarsi della PPT non si può, se si è vista, conosciuta anche solo una volta.
Immaginarla, di notte e di giorno, probabilmente, il sogno di tutti.
Complessa, la questione delle PPT.
Credo che le sfumature siano pressoché infinite, anche se forse un comune denominatore c’è.
No, non siamo tutti così saggi, non siamo tutti così semplicemente divisi tra il ruolo di burattinaio e burattino: ci si perde piuttosto tra l’alternanza di un ruolo che ci è stato attribuito e quello che invece vorremmo incarnare.
Amarla per sempre non si può, è vero. Se riesci a farlo sei perduto. Dimenticarla forse sì, ma solo nei giorni di sole. Immaginarla nella sua quotidianità sembra difficile quanto immaginare un colore nuovo; ma si fantastica volentieri.
Grazie per i tuoi spunti e per la tua visita!